Bayern Monaco vs Eintracht Frankfurt

Bundesliga

11 Marzo 2017 | 16:00
Allianz Arena

Riepilogo

ANALISI TATTICA
LA VITTORIA DI ANCELOTTI IN 3 MOSSE
PAZIENZA E CONTROLLO
Sin dall’inizio della gara il Bayern è padrone del gioco, le sporadiche occasioni in cui abbassa il baricentro, difende 4-4-1-1. Generalmente per tutto l’arco della partita, porta un pressing di riconquista immediato che costringe gli avversari a restituire palla entro pochi secondi dalla conquista, potendo cosi avere il controllo della manovra. In fase di pressing, come vediamo in figura sotto, portano molta densità in zona palla, raddoppiando e a volte triplicando, non lasciando spazio di giocata all’avversario. Questo pressing se male eseguito, porta ad avere molti spazi da poter sfruttare per la squadra avversaria, in questo caso l’Eintracht non è riuscito ad eludere la mossa dell’avversario riconsegnando spesso il pallone al Bayern. La grande qualità in fase di possesso del Bayern è la chiave del Match, gli uomini di Ancelotti costringono l’avversario a tenere per tutto l’arco della partita un baricentro molto basso.

Gli uomini di Kovac, si difendono in maniera ordinata con 5 difensori, 4 centrocampisti e una punta, i centrali di difesa rompono spesso la linea uscendo a volta anche sopra la linea dei propri centrocampisti, il centrocampo stringe molto concedendo molta ampiezza alla manovra avversaria che viene ben sfruttata dal Bayern Monaco.

CAPACITÀ DI FINALIZZAZIONE
In fase di costruzione come vediamo sopra, il Bayern mantiene l’assetto arretrato impostando con i 2 centrali contro l’unica punta avversaria, formando con i due mediani un rombo di costruzione di 4 giocatori. Questo tipo di soluzione risulta molto efficace in quanto l’attaccante del Frankfurt viene sempre messo in mezzo e superato dagli avversari.
Nello sviluppo offensivo, come vediamo in figura
 è interessante il movimento di interscambio tra Alba e Costa con quest’ultimo che si accentra per lasciare l’occupazione della fascia al terzino. Sul lato destro del campo, Robben mantiene l’ampiezza con Lahm che in questa partita rimane più basso a garantire equilibrio. L’Eintracht in fase di possesso cerca di sfruttare i pochi spazi concessi dal Bayern, prova a ripartire e sfruttare le corsie esterne lasciate libere dalle sortite dei terzini avversari. In 2 occasioni gli uomini di Kovac si sono trovati con gli attaccanti soli davanti al portiere, ma in entrambe le situazioni, per mancanza di freddezza non sono riusciti a finalizzare. Il Bayern invece è riuscito ad essere molto più concreto dell’avversario, al 38’ alla prima vera occasione è riuscito a fare gol e di fatto indirizzare la partita secondo la propria volontà.
SUPERIORITÀ QUALITATIVA
La grande differenza di qualità tra le due squadre ha incanalato la partita secondo i binari scelti da Ancelotti, il totale controllo di gioco da parte del Bayern ha messo alle corde un avversario che sperava di non subire gol, portando un atteggiamento molto difensivo. Contro determinati giocatori, qualitativamente più forti, la parità numerica in molte zone del campo diventa inferiorità. Un semplice 3 contro 3 diventa una situazione di inferiorità

 

là dove gli avversari sono abili a vincere i duelli, rompendo cosi l’equilibrio del momento.
Il gol di Robert Lewandowsky in azione contro una squadra schierata