Riepilogo

Come vediamo in figura, Allegri decide di aspettare l’avversario. Modulata con un 4-2-3-1, la Juve tiene le linee molto strette con Pjanić in marcatura sul regista avversario Jorginho. Per tutto l’arco della partita, l’atteggiamento della squadra bianconera sarà questo. Nelle sporadiche situazioni in cui proverà una riconquista alta, alzerà il baricentro, con un mediano in marcatura su Jorginho e le due punte in pressione sui difensori centrali. La mossa di Allegri, come a dire “a noi il pareggio va bene”, porterà i suoi frutti. Il Napoli nell’arco della gara, creerà poche occasioni per impensierire Buffon, nonostante i continui tentativi di pressione
Nell’immagine sotto, possiamo notare l’atteggiamento in fase di non possesso del Napoli, che alza il baricentro e cerca di impedirealla Juventus di costruire il gioco da dietro. Le mosse tattiche di Sarri, in fase di riconquista, prevedono l’uscita di Mertens su uno dei due centrali con gli esterni inizialmente più bassi e stretti, pronti ad uscire sui propri riferimenti laterali.

Per tutto il primo tempo si assiste ad una partita a senso unico, dove il Napoli prova ad attaccare e la Juventus si difende in maniera impeccabile. Ottimo l’atteggiamento mentale dei campioni d’Italia che non subiscono l’inevitabile pressing partenopeo di inizio partita.La manovra del Napoli è sempre molto avvolgente e coinvolge molti uomini nella fase di offensiva. Terzini, mezzali ed attaccanti sono sempre in continuo movimento per non dare punti di riferimento alla Juventus. Caratteristica del Napoli, sono i continui appoggi di prima per “muovere” le squadre avversarie e hanno un atteggiamento di attesa. Insigne e Callejon, cercano di alternare giocate esterne a giocate negli“spazi di mezzo”, le mezzali a turno sono sempre a supporto dell’azione e Mertens cerca di svariare su tutto il fronte d’attacco per trovare smarcamenti utili alle spalle degli avversari.
Come possiamo vedere nell’azione del video https://youtu.be/8WrdvYb8fZ0 , la Juventus completamente chiusa aspetta il Napoli che cerca smarcamenti utili. In questo caso Mertens riesce a farsi trovare tra le linee e creare un azione pericolosa.
Al 61’, sul risultato di 1 a 1, Allegri prova la mossa del cambio tattico, passando al 4-5-1. Abbassa Pjanic davanti alla difesa, togliendolo dalla marcatura di Jorginho. La mossa non produrrà grandi benefici, il Napoli infatti inizia a costruire gioco proprio con Jorginho, sempre libero da marcature, che giocando sempre in condizioni di palla libera, costringe la Juve ad abbassarsi ulteriormente. All’80’ con l’ingresso in campo di Djbala, Allegri ristabilisce la marcatura e torna al 4-2-3-1, indirizzando la partita sui binari voluti.Entrambi i gol sono venuti da triangolazioni a limite area. Nel primo gol è Kedira che chiede l’1-2 al compagno e supera la linea difensiva napoletana. Nel secondo è Hamsik che si smarca con una triangolazione, questa volta con un errore da parte della difesa juventina. In questo caso, è Bonucci che rompe la linea ed esce su Hamsik, che scarica palla ed attacca la porta, per un tentativo di triangolazione. Bonucci, sull’appoggio dello sloveno rimane fermo, e non segue l’1-2. Chiellini anziché aspettare un tempo di uscita e coprire il buco lasciato dal compagno, fa’ un passo per aggredire lo scarico centrale, lasciando ai giocatori del Napoli la possibilità di chiudere il triangolo, che porterà Hamsik alla conclusione a rete.