Nella comunicazione, la cosa più importante è ascoltare ciò che non viene detto

Noi influenziamo gli altri attraverso esempio e relazione, non bastano poche parole prima di una competizione a far emergere spinte motivazionali importanti. Ogni giocatore risponde a “chiavi” differenti, bisogna saper individuare la “chiave” giusta per trasformare un giocatore in “allenatore di se stesso”. Nessuna parola scritta, nessuna supplica orale può insegnare ai nostri giovani ciò che dovrebbero essere se non quello che “noi stessi siamo”. La relazione si crea attraverso l’ascolto attivo ossia l’ascolto di ciò che non viene detto. Ascoltare attivamente senza giudicare, ci permette di capire a fondo quello che il nostro interlocutore ci vuole realmente comunicare. È un passo necessario che sta alla base della buona comunicazione, senza il quale ci limiteremmo a rispondere secondo il nostro modo di vedere le cose e che molto spesso porta al giudizio o al consiglio. Comunicare giudicando senza ascoltare attivamente, molto spesso allontana le persone. A volte può far male “guardare il Mondo attraverso gli occhi di un altro” perché le nostre convinzioni ci proteggono, ma fare un passo indietro lasciando da parte il nostro ego e la nostra volontà di far vedere che siamo più bravi, può metterci davvero in relazione con l’altro per capire cosa realmente il nostro interlocutore ci sta comunicando.