-Chi vuole qualcosa cerca strade. Chi non vuole qualcosa cerca scuse-

Purtroppo un infortunio è una delle sfide più comuni a tutti gli atleti. Non esiste calciatore che nel corso della sua carriera non sia andato incontro a questi tipo di situazione. È una normalità nello sport, la differenza come al solito, sta nel come ci approcciamo davanti ad un infortunio. L’aspetto mentale è fondamentale perché oltre il dolore fisico, bisogna affrontare il dolore emotivo e la frustrazione del dover rimanere fermi mentre gli altri continuano a correre. Come alleniamo i nostri muscoli in palestra, dobbiamo costruire una mentalità forte che ci porti a padroneggiare il danno, piuttosto che lasciarci condizionare. Per superare la frustrazione emotiva provocata da un infortunio e non rischiare di cadere nell’autocommiserazione, la mente in ogni istante deve essere un sostegno anziché un peso. Ho subito tanti infortuni durante il mio percorso da calciatore: due operazioni ai tendini d’achille, due operazioni alle ginocchia, tre operazioni al viso, costole e dita dei piedi rotti, per non parlare dei continui problemi alla schiena, che mi hanno portato a lunghi periodi di riabilitazione, ma l’approccio è stato sempre lo stesso: trasformare il negativo in positivo

MI SONO INFORTUNATO, ED ORA?

-Nella vita ci sono cose di cui abbiamo il controllo ed altre che non possiamo controllare-

Tornare in piena forma in 3 passi

ACCETTAZIONE

Le fasi che un infortunio comporta sono 5:
1 Lo shock. Tutto si ferma e non crediamo possa essere successo
2 La rabbia. Non riusciamo a controllare le nostre emozioni
3 Il rimorso. Ci sentiamo in colpa perché avremmo potuto fare qualcosa di diverso
4 La depressione. Il Mondo ci crolla addosso e tutto sembra finito
5 L’accettazione. Decidiamo di non autocommiserarci ed affrontare la sfida, TUTTO INIZIA DA QUÍ

OBBIETTIVO

Se non miri a qualcosa, non colpirai nulla. Porsi un obbiettivo, magari metterlo per iscritto o condividerlo con le persone più vicine, può tenerti sempre incollato alla strada, senza mai farti perdere il controllo. L’obbiettivo ti tiene in costante motivazione e pone il danno sotto un altra prospettiva, quella della sfida, con te stesso e contro il destino che a volte può essere beffardo. L’obbiettivo, nelle giornate difficili, può diventare la tua ancora di salvezza

DURI NELLA RIABILITAZIONE

Nel momento che abbiamo accettato di trasformare il negativo in positivo e ci siamo posti un obbiettivo, inizia il vero lavoro fisico e mentale che ci porta al giorno del rientro. La fase della riabilitazione è il momento più difficile ed importante in cui bisogna avere molta pazienza e persistenza, se non ti impegni duramente, prolungherai i tempi di recupero, se invece esageri, allora potresti rientrare troppo rapidamente con risultati ancora peggiori. Il recupero non avviene durante una sola notte, devi accettare che ci possono essere degli alti e bassi e che fanno tutti parte del processo. In questo momento il tuo nuovo sport è la riabilitazione, continua ad impegnarti fino a che il recupero sarà completo. In questa fase, ricorda l’importanza del riposo per facilitare i processi di guarigione ed il supporto dei tuoi cari, la riabilitazione è un processo individuale diverso per tutti ma questo non significa che devi fare la riabilitazione da solo.